Alcune forme di vertigini trovano giovamento dalla chiropratica. Il perché è molto semplice. Le vertigini, che non sono una patologia, bensì un sintomo di disfunzione neurologica e angiologica, possono comparire per motivi vari. Le cause più frequenti sono disturbi di circolazione sanguinea verso il cervello.
Quando serve. La chiropratica è utile in quei casi di vertigini, capogiri e senso di intontimento, dovuti alla diminuzione del flusso di sangue attraverso le arterie vertebrali. Questi vasi, assieme alla carotide, hanno il compito di portare sangue ossigenato al cervello. Il senso di vertigine è un importante ed efficace allarme che avverte l’individuo che stanno per mancare i nutrimenti trasportati dal sangue.
Interruzione del flusso. La colonna cervicale ha il compito di proteggere, come un’armatura ossea, le arterie vertebrali, permettendo il passaggio, attraverso un canale, delle arterie che portano il nutrimento al cervello. A volte, però, succede che questo passaggio subisce alterazioni, per un’artrosi da trauma che provoca spostamenti vertebrali; sublussazione o lussazione, oppure, più frequentemente, per una combinazione di patologie.
Come funziona. La chiropratica interviene ripristinando l’allineamento della colonna cervicale, permettendo così un normale flusso di sangue verso il cranio. Infatti, negli episodi di vertigini post-traumatiche, colpo di frusta, cadute o distorsioni cervicali, la manipolazione chiropratica si è dimostrata molto efficace. L’armatura si può, per fortuna, deformare per permetterci i movimenti della colonna cervicale; flessione e rotazione, senza compromettere l’integrità dei vasi.
Dr. Wayne M. Steiner, Chiropratico
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