Nella passata stagione calcistica Italiana, l' A.C. Milan ha fatto un passo rivoluzionario e allo stesso tempo logico e geniale. Dopo il campionato 97-98, in cui la squadra ha visto la panchina decimata per infortuni fisici, comprese quattro ernie discali ai giocatori chiave, Silvio Berlusconi ha deciso di affidare il coordinamento sanitario a Jean-Pierre Meersseman, un Chiropratico altamente qualificato. La scelta aziendale è stata vincente. Il ragionamento dietro questa decisione è semplice: un investimento deve produrre guadagni. Un’azienda che compra macchinari al costo di cinque miliardi non può permettersi di tenerli fermi per sei mesi perché sono guasti. Il danno economico sarebbe enorme. Deve seguire un piano di mantenimento con lo scopo di prevenire eventuali guasti. Per gli stessi motivi, una squadra di calcio subisce notevoli perdite quando è costretto a tenere uno o più giocatori fuori dal campo. Non basta curare gli infortuni, bisogna prevenirli. Stiamo parlando di macchine in carne e ossa che valgono miliardi. Un investimento notevole.
La nostra salute è il bene più prezioso che possediamo e ce ne accorgiamo soltanto quando viene a mancare, quando c’è un guasto, quando c’è qualcosa che ci impedisce di rendere al cento per cento. Il concetto è sbagliato. Paradossalmente, bisogna curarsi quando si sta bene, non quando ci si ammala. La malattia rappresenta il fallimento di un programma di mantenimento. Non si deve aspettare il grippaggio del motore prima di cambiare l’olio, come non si devono aspettare le carie prima di curare i denti.
La Chiropratica ritiene che per il mantenimento della salute competano essenzialmente tre condizioni primarie: la biomeccanica, la biochimica e lo stato mentale. La biomeccanica riguarda il sistema muscolo-scheletrico e in particolar modo la colonna vertebrale. La biochimica invece concerne l’alimentazione e assimilazione proficua di sostanze nutritive. La terza condizione rappresenta lo stato mentale, tanto importante quanto gli altri due elementi. Schematicamente formano un triangolo equilatero. Quando esiste un equilibrio tra tutti e tre i lati di questo triangolo, abbiamo un omeostasi, ovvero uno stadio ottimale per il mantenimento di una vita salubre. Quando perdiamo questo equilibrio, viene a mancare la capacità di difendere l’organismo e ci ammaliamo.
Diciamo spesso “Prevenire è meglio che curare”, però quanti di noi attualmente mettono in atto questo assioma? Mantenersi sano non è così difficile come uno può pensare. Per aumentare sia la qualità che la quantità di vita basta eseguire alcune semplici regole che in fondo tutti conosciamo. Per la biomeccanica: prima farsi vedere dal Chiropratico, Ortopedico o Dentista per eliminare problemi muscolo-scheletrici o dentali già presenti, poi muoversi (alzarsi dalla scrivania o poltrona, scendere dalla macchina, camminare, fare le scale, nuotare, pedalare). Mezz’ora tre o quattro volte alla settimana bastano a mantenere una competenza biomeccanica tale da eliminare ed evitare la stragrande maggioranza dei problemi associati al sistema muscolo-scheletrico.
La biochimica va affrontata principalmente a tavola: dopo aver identificato ed eliminato qualsiasi allergia o intolleranza alimentare con l’aiuto di un buon Allergologo o Dietologo, si comincia a nutrirsi. Nutrire, non solo mangiare. Alimentarsi in maniera sana, genuina ed equilibrata (frutta, verdura, fibre, cereali, tanta acqua, poco zucchero e sale) e tutto in proporzione al proprio consumo o utilizzo calorico (niente eccessi).
Per quanto riguarda il terzo lato del triangolo, lo stato mentale, esistono vari specialisti che possono aiutare a risolvere problemi importanti. Gli Psichiatri, Psicologi e Psicoanalisti riescono spesso a rivelare aspetti del nostro modo di pensare e reagire che ci impediscono di sfruttare a pieno le nostre capacità. Il pensiero è energia, positivo o negativo che sia. Il pensiero positivo costa quanto quello negativo, però fa molto meglio, quindi conviene pensare positivo. Se si interviene su qualsiasi lato di questo triangolo della salute ci saranno conseguenze migliorative per l’organismo, rendendolo più efficiente e maggiormente capace di guarirsi e mantenersi sano. Avere cura di se stessi prima di doversi curare costa meno sia da un punto di vista economico, sia in termini di sofferenza fisica.
Dr. Wayne M. Steiner, Chiropratico
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